Erasmus Plus vuol dire non solo partenza, ma anche accoglienza.
Di accoglienza è stata l’esperienza quella del Centro di Formazione Professionale (CFP) di Valdocco (Torino), che ha ospitato per due mesi Juan, un ragazzo di origine peruviana che vive a Siviglia da diversi anni con la sua famiglia, per fargli sperimentare quanto ha imparato durante gli anni della sua formazione attraverso il tirocinio previsto appunto dal progetto “Internship in Valdocco”.
Juan aveva concluso il suo percorso formativo durante il lockdown e per questo motivo non aveva potuto completare la sua formazione professionale con il periodo da svolgere in impresa per affinare le sue competenze direttamente sul posto di lavoro: quel periodo di formazione che per noi è lo stage o il tirocinio formativo.
L’occasione è arrivata grazie al progetto Erasmus e quando il suo centro formazione gli ha proposto di svolgere la parte di formazione pratica in Italia, lui ha colto l’opportunità e fatto rotta su Torino.
Il 24 ottobre scorso ad attenderlo ed accoglierlo c’era il direttore del CFP di Valdocco, Marco Gallo. A lui toccava anche il compito di assegnargli l’incarico di programmare un’applicazione per la gestione di un’impresa nel settore grafico i cui operatori fossero giovani del CFP in formazione, e che si è curato di seguirlo per tutto il periodo.
La parte di supporto tecnico è stata svolta da Maurizio Brandolini, formatore tecnico esperto di web design e programmazione, che nel ruolo di tutor lo ha seguito insieme agli studenti del CFP con cui Juan ha condiviso il progetto di sviluppo dell’App.
Juan, in questo periodo vissuto in Italia, ha sperimentato come funziona la residenza studentesca nell’Opera Salesiana Rebaudengo, nella quale è stato accolto per tutta la durata del tirocinio.
Tutto si è concluso il 21 dicembre scorso con soddisfazione sia di Juan che di tutti quelli che lo hanno accolto, in tempo utile per poter rientrare a casa a Siviglia per festeggiare il Natale in famiglia.
Da lì Juan ci scrive questa nota: “Ho iniziato la mia formazione come programmatore studiando sviluppo di applicazioni web ad Altair per 2 anni, poi sono entrato in una carriera in ingegneria informatica e a causa di problemi economici ho lasciato al secondo anno, mesi dopo sono entrato in un’altra istruzione superiore per studiare 1 anno in sviluppo di applicazioni multipiattaforma e poi ho avuto la possibilità di fare il mio stage in Italia.
Ho scelto l’Italia su raccomandazione del mio tutor, oltre al fatto che la lingua è un po’ più simile allo spagnolo e affittare un appartamento era più economico che in altri paesi come Irlanda o Germania.
La mia esperienza in Italia è qualcosa che ricorderò per il resto della mia vita, le persone che ho incontrato sono state molto amichevoli e simpatiche, nel centro storico della città c’erano monumenti molto impressionanti con un sacco di storia e il cibo tipico che ho potuto gustare era delizioso. Torino è una città che visiterò di nuovo, ma questa volta con amici o familiari.”
a cura di Paola Schinelli – Ufficio Progetti Internazionali