L’Intelligenza Artificiale: Il Nuovo e Silenzioso Compagno

Negli ultimi tempi, l’intelligenza artificiale è diventata un argomento sempre più presente nel nostro quotidiano. Questa tecnologia si sta inserendo nella nostra routine quasi senza che ce ne accorgiamo, ricordandoci l’epoca rivoluzionaria dell’avvento di Internet. Come allora, anche oggi ogni giorno emergono nuove applicazioni e notizie. Le reazioni sono varie: scetticismo, fascino, paura, timore, curiosità. Antropologicamente, è la tipica gamma di reazioni che accompagna l’introduzione di qualsiasi nuova tecnologia impattante su grandi masse.

L’intelligenza artificiale chiamata “generativa”, quella di cui tanto si discute, è un sistema capace di creare contenuti inediti a partire da dati e input forniti. La sua abilità nell’inventare è talmente avanzata che, per i non addetti ai lavori, sembra quasi miracolosa: le aziende del settore stanno vivendo un vero e proprio boom, con uno sviluppo di 34 nuovi modelli di AI ogni giorno per tutto il 2024. Oggi, grazie all’AI, immagini, testi, video, musica e persino la comunicazione verbale possono essere generati con estrema facilità e, nella maggior parte dei casi, senza costi o con costi estremamente ridotti.

Questa dinamica ci trascina in un’era in cui diventa un fattore essenziale educarsi sulla qualità dei contenuti, verificare le fonti e proteggere i propri dati personali.

Nonostante la tecnologia sia ancora in una fase embrionale per l’utente medio, il futuro è probabilmente più vicino di quanto pensiamo: le aziende digitali stanno lavorando per integrare modelli compatti di intelligenza artificiale nei nostri dispositivi mobili. Questi piccoli modelli AI, allenati con le nostre routine quotidiane, saranno in grado di apprendere le nostre abitudini e necessità, suggerendo poi altre routine che renderanno l’uso dello schermo sempre più ‘invisibile’, a favore di comandi vocali e interazioni dirette.

Immaginando l’applicazione di questa tecnologia nell’educazione, campo nel quale operiamo da quasi cinquant’anni, potremmo vedere AI che si adattano agli stili di apprendimento individuali, permettendo agli studenti di assimilare le informazioni nel modo più naturale per loro, trasformando i formatori in veri e propri mediatori del sapere. Come tutti gli strumenti tecnologicamente rilevanti, occorre affiancare all’introduzione dello strumento la consapevolezza del suo utilizzo.

Siamo all’alba di tempi rischiosi ma anche affascinanti e, se sapremo sfruttare al meglio queste opportunità acquisendo competenze senza perdere l’etica, potremmo guadagnare una delle risorse più preziose: il tempo.