Una sola caldaia da 6,5 MW che basterebbe per riscaldare ben 270 abitazioni. L’ospedale «Pietro e Michele Ferrero» di Verduno, ne possiede ben 3. E oggi – giovedì 20 gennaio – la classe terza del percorso per «Operatori termoidraulici», accompagnata dai formatori Luigi Capocchia, Maurizio Manzon e Valentin Marlekaj, ha fatto visita ai locali delle centrali termiche del grande ospedale, inaugurato nello scorso anno in piena pandemia. Dopo aver raggiunto il nosocomio con il bus urbano, il gruppo è stato accolto dal responsabile della manutenzione della caldaie di tutta l’Asl, ed accompagnato a vedere la centrale termica, poi quella di cogenerazione e infine la centrale frigorifera. I ragazzi, molto interessati, sono stati colpiti dalle grandi dimensioni dei vari componenti (motori, tubazioni, caldaie, pompe di calore, accumulatori) che occupano appositi ampi locali, in grado di ospitare le macchine necessarie per il riscaldamento, il raffrescamento dei tutti i locali dell’enorme cittadella della salute e per la generazione di vapore necessario per la sterilizzazione di ferri e di ambienti. I formatori e il responsabile hanno fornito spiegazioni agli allievi sia sulle parti principali di queste strutture complesse, sia sul loro funzionamento. A fine mattinata, dopo il rientro al Centro, i ragazzi hanno fatto un breve confronto tra loro sui contenuti di questa interessante visita tecnica.