SPAZIO FRATTO TEMPO: luoghi di lavoro, percorsi di crescita

Il 9 e il 10 marzo sono cominciate le giornate di formazione del progetto SPAZIO FRATTO TEMPO per i Tutor, a Valdocco in via Maria Ausiliatrice, 32 – Torino, che si propone di creare un collegamento permante tra i giovani svantaggiati e il mondo del lavoro e non solo.

Riportiamo il comunicato pubblicato dall’ANS – Torino, l’Agenzia Info Salesiana*, in occasione del lancio del progetto.

SPAZIO FRATTO TEMPO. Luoghi di lavoro, percorsi di crescita” è un innovativo progetto che vede coinvolte diverse realtà salesiane nel promuovere il collocamento lavorativo dei giovani svantaggiati e nello sviluppare azioni innovative di tipo educativo e di accompagnamento ai giovani inseriti nel mondo del lavoro. Nel progetto sono impegnate la Formazione Professionale e la Pastorale giovanile salesiane della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP), l’Università salesiana IUSTO, la Scuola di Economia Civile, la rete di servizi per la formazione e il lavoro (ENAIP) e l’Associazione Italiana degli imprenditori per una Economia di Comunione (AIPEC).

“Era da tempo che la Pastorale Giovanile lavorava su alcuni progetti con il CNOS-FAP del Piemonte e così abbiamo provato ad imbastire una rete significativa sull’area metropolitana di Torino” ha spiegato Don Stefano Mondin, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’ICPSchermata-2016-10-18-alle-12.19.03-800x248.

Il progetto, nato in risposta ad un bando della Compagnia di San Paolo, implica per i Salesiani una sfida peculiare: istituire una nuova figura educativa di accompagnamento per i ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro, non solo un tutor che “trova il luogo dove effettuare il tirocinio o lo stage” ma una figura che accompagna da un punto di vista educativo il tempo/lavoro del giovane e anche l’azienda che lo ospita.

“Spesso i ragazzi hanno già delle buone competenze pratiche, ma sono ancora fragili nelle cosiddette competenze trasversali – spiega don Mondin –. È qui che vorremmo agire sostenendoli e ponendo le basi per un significativo rinforzo educativo”.

Concretamente, il progetto dovrà collocare in un anno 185 giovani di fasce sociali svantaggiate. A questi ragazzi sarà proposto un percorso formativo professionale, un rinforzo sulle competenze trasversali, il riconoscimento di alcuni percorsi formativi sul tema del lavoro e la sicurezza e l’inserimento lavorativo o in tirocinio per almeno 4 mesi.

Questa è la condizione per il finanziamento del bando, che permetterà altre importanti componenti progettuali: la formazione di formatori ed educatori insieme, la ricerca dell’università sui bisogni delle aziende non in termini solo quantitativi, ma soprattutto qualitativi, lo studio della nuova figura educativa di accompagnamento. Per cercare di andare incontro ai bisogni delle aziende e a rendere positivo l’impatto dei giovani con il mondo del lavoro.

*(ANS – Agenzia Info Salesiana. Periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana)

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