Aiutante Magazziniere Pratico, un grande esempio di inclusione nella società

All’interno delle mura del nostro centro di formazione, Associazione CnosFap Regione Piemonte di Alessandria, da molti anni presentiamo il corso dedicato agli adulti con fragilità, inserito nel contesto del Mondo del Lavoro con dicitura: Formazione al Lavoro – Aiutante Magazziniere Pratico.

Questo corso gratuito, si inserisce nel quadro delle possibilità formative legate a soggetti adulti disoccupati che hanno fragilità di tipo medio/lieve, iscritte al CPI nella sezione delle categorie protette (legge 68/99). Aspetto importante appare, in fase di selezione, le capacità legate all’autonomia (sociale e negli spostamenti) e le predisposizioni lavorative. Alle quali vengono associate le necessità e caratteristiche patologiche di ogni singolo candidato.

L’ambito di competenza del corso rientra nella gestione ed affiancamento delle attività presenti nel magazzino nella sua accezione più generale. 

Il percorso prevede la formazione in classe, sia a livello teorico, che pratico. Nella prima parte si affrontano, basandosi sul confronto, aspetti legati alla crescita personale e professionale (elementi della comunicazione, alla relazione; simulazioni di colloquio e curriculum etc).

Nella seconda invece, si affrontano le tematiche più professionali, sperimentando “direttamente sul campo”, tutti gli aspetti più importanti del                                                      lavoro di magazziniere (attrezzi specifici, transpallet, etc).

Il corso inoltre prevede un sostanzioso periodo di stage in azienda. Questo viene organizzato in collaborazione con realtà selezionate, per poter fornire un’esperienza serena e arricchente. Questo percorso parte dalle preferenze e possibilità di ogni singolo candidato che si fondono con le necessita territoriali di riferimento. In questa parte del corso, il candidato si mette in gioco nelle attività prettamente lavorative, già sperimentate nel corso, ma affrontate in modo più pertinente ed inserto nel giusto contesto anche spazio/temporale.

Nell’anno formativo 2020-2021 la classe ha dimostrato una grande capacità, sia didattica che professionale. Le loro conoscenze pregresse e la volontà di mettersi in gioco, hanno permesso di creare un’esperienza unica e fortemente motivante.

Lo stage, ha confermato questo trend positivo; infatti i candidati hanno dimostrato di sapersi adattare, integrare e mettersi in gioco in tutti gli aspetti (grazie anche al prezioso aiuto dei tutor aziendali). Il loro desiderio di riconoscimento professionale è stato tale che molte realtà hanno riconosciuto il grande investimento e le capacità professionali pregresse e raggiunte nell’esperienza stessa.

Siamo stati ospitati, presso la Logal E-commerce e Logistica di Solero AL. Azienda specializzata nella logistica di terra, gestione di magazzino, del packing, del picking e trasporti dove gli allievi hanno potuto vedere ogni passaggio, dalla stoccaggio delle merci, alla movimentazione e l’area di preparazione degli scatoloni (anche meccanizzato) e dell’imballaggio. 

Inoltre, grazie alla gentilezza del proprietario e dei suoi collaboratori, gli alunni hanno potuto interagire anche con il software di gestione del magazzino, analizzando bolle DDT ed altri aspetti burocratici/organizzativi. 

 

Vorrei chiudere questo articolo con una riflessione aggiuntiva, che credo sia trasversale in tutta questa esperienza vissuta.

Il ragionamento è semplice e si basa sulla qualità, sulle competenze e sull’investimento nel corso, sulle capacità personali e professionali. Elementi che appaiono basilari per un, come direbbe Don Bosco: “onesto cittadino”, ma che in fondo non sono così scontate nel mondo del lavoro, soprattutto per quanto riguarda le Categorie Protette. Avere l’onore di poter trascorre tempo ed organizzare questa offerta formativa, con persone che hanno fragilità certificate; apre un mondo sull’inclusione sociale, sulle necessità lavorative per sentirsi “persona utile”, della diversità che può e deve essere risorsa, dell’apparenza che non è sostanza, di difficoltà che non vuol dire compromissione.

L’idea, però, si trasforma in atto concreto, lasciando fuori fragili e sterili polemiche, per concentrarsi invece su ciò che gli alunni con fragilità costruiscono in questi percorsi, che è esperienza di vita vera, che lascia poco spazio ad altre interpretazioni. Pronta invece ad aprire la consapevolezza, che non vi è diversità, ma solamente normalità nella sua visione più variegata e per questo splendida del termine.

Pierluigi Boeris

Referente Filiera Formazione Speciale 

Coordinatore e Tutor corso MDL Formazione al Lavoro – Aiutante Magazziniere Pratico